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Documenti


RAPPORTI ANNUALI sulle Osservazioni Solari e sull'attività dell'Osservatorio Solare di Bisuschio, redatti da Mario Gatti.
(File in formato pdf liberamente scaricabile)

Rapporto 2016
Rapporto 2017
Rapporto 2018
Rapporto 2019


Con la disponibilità di Jan Janssen e la traduzione di Maurizio Locatelli. Il Sole non offre solo le macchie, ma tante altre spettacolari attrattive: in questo documento si spiega in modo eccellente come osservare e classificare i flares e gli altri eventi osservabili principalmente al bordo del disco solare.
Sito di riferimento: sezione Sole dell'UAI (Unione Astronomi Italiani):
http://sole.uai.it/

Simpatico link ad una pagina web che espone una teoria a dir poco curiosa: se di questi tempi stiamo attraversando un momento di crisi economica mondiale, potrebbe esserci un collegamento con il ciclo undecennale delle macchie. Per chi ci crede.... Merita comunque una lettura.
Sito di riferimento: http://www.disinformazione.it

Di Ilya G. Usoksin, Oulu Unit, Unviersità di Oulu, Finlandia
Una "Review" sulle attuali conoscenze relative all'attività solare, ottenuta dall'analisi storico-scientifica delle conoscenze accumulate negli anni. Può interessare gli Studenti soprattutto nella seconda sezione, dove sono presentati e discussi i concetti e i metodi di osservazione (come il calcolo del numero di Wolf ed altri indici diretti ed indiretti). Riguarda un pubblico un po' più specializzato nelle rimanenti parti. (In lingua Inglese).
Sito di riferimento: http://solarphysics.livingreviews.org/

Di N. R. Sheeley Jr, Space Science Division, Naval research Laboratory, Washington DC, USA
Studio relativo alla correlazione tra le  zone brillanti della fotosfera, le facole, e i cicli di massimo e minimo di osservazione della macchie solari, "mediato" su un notevole numero di anni di dati osservativi disponibili. Condensa molte informazioni in poche pagine con una trattazione concisa ed essenziale, per cui lo vedo adatto ad utenti con un certa esperienza. (In lingua Inglese)
Sito di riferimento: The Astrophysical Journal

Di Joanna D. Haigh, Imperial College, London SW7 2AZ UK
Eccellente review su uno degli argomenti più affascinanti relativi alle macchie solari ed all'attività del Sole in generale: come possono influire sulle variazioni climatiche della Terra.
Consigliata sia agli Studenti che ad utenti più esperti. (In lingua Inglese).
Sito di riferimento:
http://solarphysics.livingreviews.org/

Documento in formato pdf con tutte le righe dello spettro del Sole tra 380 ed 870 nm, con l'identificazione delle righe ed i fattori di Landé. Utilissimo strumento per chi si interessa di spettroscopia e spettroeliografia.
Sito di riferimento: BASS (BAse de données Solaire Sol) Solar Survey Archive

 

Un recente lavoro di Bill Livingston e Matt Penn, del National Solar Observatory (NSO) di Tucson, Arizona, basato su misure ad alta risoluzione di effetto Zeeman sulla riga spettrale del FeI a 1564.8 nm compiute dal 1998 al 2005, hanno mostrato un progressivo indebolimento, pari a circa 50G/anno, dell'intensità del campo magnetico del Sole in prossimità delle macchie. Se il trend di diminuzione dovesse mantenersi costante, i due ricercatori ipotizzano che entro il 2015 il campo magnetico potrebbe scendere al di sotto della soglia necessaria per produrre le macchie solari (1500G), che sarebbero quindi destinate a sparire dalla fotosfera. Per maggiori informazioni su questo interessantissimo argomento (ovviamente correlabile all'attuale fase di minimo prolungato ed ai grandi minimi del passato) sono disponibili i seguenti documenti (in lingua inglese):

  1. Articolo tratto dal sito http://science.nasa.gov/headlines/y2009/03sep_sunspots.htm?list53494 che illustra i risultati dei due ricercatori. (File in formato doc per Microsoft Windows)

  2. Articolo tratto da EOS (rivista dell'American Geophysical Union, Vol 90, N° 30, del 28 Luglio 2009) che illustra le proprietà delle macchie solari durante l'attuale fase di minimo solare (File in formato pdf  per Adobe Acrobat Reader)

  3. L'articolo originale di Livingston e Penn pubblicato su The Astrophysical Journal, 649: L45-L48, 20 Settembre 2006 (File in formato pdf  per Adobe Acrobat Reader)

  4. Un archivio compresso contenente i tre documenti precedenti.

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