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SolarSpots |
Approfondimenti
(Fonte: SIDC. Documento in formato pdf per Adobe Acrobat)
Link ad una pagina web nella quale, oltre a diverse notizie
sulla splendida stella gigante rossa della costellazione di Orione, si
trovano dettagliate informazioni sulla Interferometria a macchie (Speckle
Interferometry), tecnica che per la prima volta nel 1974 ha permesso di
osservare, proprio su di lei, i dettagli della superficie di una stella diversa
dal Sole. (In lingua Inglese).
Sito di riferimento:
http://www.aavso.org
Di E. Khomenco e M.Collados
Studio per un modello relativo alle proprietà di propagazione delle onde nei
campi magnetici, che danno origine al fenomeno delle macchie.
Recentissimo articolo di astrofisica, consigliato in particolare agli utenti
specializzati in questo settore. (In lingua Inglese)
Sito di riferimento:
The
Astrophysical Journal
Di Jeffrey C. Hall, Lowell Observatory Flagstaff, AZ (USA).
Ampia ed esauriente trattazione (di livello intermedio) sull'attività
cromosferica delle stelle e del Sole in particolare, ovviamente. La prima parte
della review riporta molte definizioni basilari utilissime soprattutto agli
Studenti, anche se l'articolo è scritto in Inglese.
Sito di riferimento:
http://solarphysics.livingreviews.org/
di K. Muglach, Naval Research Laboratory, Washington DC
20375
The Astrophysical Journal, 687:1398 - 1405, 2008 November 10
Breve ma essenziale lavoro che mostra come gli eventi di alta energia che
avvengono nella cosiddetta "zona di transizione" al di sopra della fotosfera
possano influenzare in maniera significativa le variazioni del campo magnetico
dal Sole proprio a livello della fotosfera stessa, dove hanno origine la macchie
solari. (In lingua Inglese)
Sito di riferimento:
The
Astrophysical Journal
di Svetlana V. Berdyugina, Institute of
Astronomy ETHZ, ETH Zentrum, 8092 Zurich, Switzerland
Bellissima review di indagini sul fenomeno delle macchie esteso a stelle simili
al sole. Non solo macchie solari, quindi, ma "macchie stellari". Una
dimostrazione ulteriore del fatto che tante altre stelle nell'Universo si
comportano come il nostro Sole.
(In lingua Inglese)
Sito di riferimento:
http://solarphysics.livingreviews.org/
di K. S. Balasubramaniam, A. A. Pevtsov, and
D. F. Neidig1, National Solar Observatory, Sunspot, NM 88349
The Astrophysical Journal, 658:1372Y1379, 2007 April 1
Interessantissimo articolo sulle Onde di Moreton, i cosiddetti "Tsunami del
Sole". Gli autori, nel loro articolo, arrivano a conclusioni notevoli: la
condizione per osservare questi fenomeni spettacolari sembra sia la presenza di
"strati" di corona solare ad alta densità. In secondo luogo dovrebbero essere
osservate (come fenomeni cosiddetti magnetoacustici) solo se la perturbazione
del campo magnetico supera una soglia per così dire "cinetica" di 2 Mach.
Questo suggerirebbe come causa la "distruzione" di un quantitativo considerevole
di materia negli strati alti dell'"atmosfera solare" dovuti ad eventi EMC
(Emissioni Massive Coronali). Da leggere e studiare con attenzione. (In lingua
Inglese)
Sito di riferimento:
The
Astrophysical Journal.
di S.K. Antiochos, E.O. Hulburt Center for
Space Research, Naval Research Laboratory, Washington, DC 20375
The Astrophysical Journal, 502:L181 - L184, 1998 August 1
Una precisa descrizione del comportamento magnetico del sole in una regione
attiva. Adatto anche agli Studenti. (In lingua inglese)
Sito di riferimento:
The
Astrophysical Journal.
di Y.-M. Wang e N.R. Sheeley, Jr, E.O. Hulburt
Center for Space Research, Naval Research Laboratory, Washington, DC 20375 -
5352
The Astrophysical Journal, 591:1248 - 1256, 2003 July 10
Simulazione dell'andamento del campo magnetico del Sole durante il famoso minimo
di attività occorso tra il 1645 ed il 1715. Interessanti notizie anche dal punto
di vista storico. La trattazione fa uso di un certo formalismo matematico quindi
è consigliata agli addetti ai lavori.(In lingua inglese)
Sito di riferimento:
The
Astrophysical Journal.